TEMPO DETERMINATO
La Cassazione con sentenza n. 19348 (in calce) ha riconosciuto la possibilità da parte del lavoratore titolare di contratto a tempo determinato di esercitare il c.d. diritto di precedenza anche in costanza del rapporto stesso.
Il diritto di precedenza, inizialmente previsto dall’art. 5 del D.Lgs. n. 368/2001 e ripreso dall’art. 24 del D.Lgs. n. 81/2015 (c.d. Testo Unico dei Contratti di Lavoro), prevede la possibilità da parte del lavoratore, cui sia scaduto un contratto a tempo determinato della durata superiore a sei mesi, di esercitare tale diritto rispetto alle assunzioni a tempo indeterminato effettuate nei dodici mesi successivi purchè afferenti mansioni già svolte nei rapporti a termine presso lo stesso datore di lavoro.
I Giudici della Suprema Corte, con la sentenza in questione, chiariscono che la cessazione del rapporto di lavoro a tempo determinato non è di impedimento rispetto all’esercizio in questione che ben potrebbe essere esercitato anche in costanza del rapporto di lavoro.
Sentenza n. 19348:2024
D.Lgs. n. 81/2015 – Art. 24
Diritti di precedenza
1. Salvo diversa disposizione dei contratti collettivi, il lavoratore che, nell’esecuzione di uno o più contratti a tempo determinato presso la stessa azienda, ha prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi ha diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti a termine.
2. Per le lavoratrici, il congedo di maternità di cui al Capo III del decreto legislativo n. 151 del 2001, e successive modificazioni, usufruito nell’esecuzione di un contratto a tempo determinato presso lo stesso datore di lavoro, concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire il diritto di precedenza di cui al comma 1. Alle medesime lavoratrici è altresì riconosciuto, alle stesse condizioni di cui al comma 1, il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi, con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei precedenti rapporti a termine.
3. Il lavoratore assunto a tempo determinato per lo svolgimento di attività stagionali ha diritto di precedenza rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato da parte dello stesso datore di lavoro per le medesime attività stagionali.
4. Il diritto di precedenza deve essere espressamente richiamato nell’atto scritto di cui all’articolo 19, comma 4, e può essere esercitato a condizione che il lavoratore manifesti per iscritto la propria volontà in tal senso al datore di lavoro entro sei mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro nei casi di cui ai commi 1 e 2, ed entro tre mesi nel caso di cui al comma 3. Il diritto di precedenza si estingue una volta trascorso un anno dalla data di cessazione del rapporto.