PARITA’ DI GENERE
Con decreto del 20 ottobre, il Ministero del Lavoro ha dato l’OK per lo sgravio contributivo previsto dalla legge 162/2021 destinato ai datori di lavoro che potranno fregiarsi della certificazione della parità di genere.
La certificazione si può ottenere rispettando i parametri stabiliti dal DPCM del 29 aprile 2022 e rilasciata dagli organismi di valutazione accreditati.
Gli incentivi consistono in un sistema premiale innovativo e accessibile da tutti i datori di lavoro indipendentemente dalle dimensioni e composizione di organico:
- esonero contributivo in misura massima dell’1% e limite massimo di euro 50.000/anno per ciascuna azienda
- punteggio premiale per la valutazione di proposte progettuali ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti
- riduzione del 30% della garanzia fideiussoria per la partecipazione a gare pubbliche
- acquisizione di un miglior posizionamento in graduatoria nei bandi di gara relativi a servizi e forniture.
Altre risorse sono stabilite dalla legge di Bilancio 2022 per il sostegno alla parità salariale di genere per iniziative volte a sostenere la partecipazione delle donne nel mercato del lavoro.
Per l’ammissione, i datori di lavoro devono essere in possesso della certificazione di genere UNI 125:2022 e i benefici avranno validità dal rilascio della stessa fermi restando i requisiti richiesti dall’art. 1, comma 1175 della legge 296/2006: rispetto integrale dei CCNL, DURC in corso di validità, ecc. nonchè assenza di provvedimenti di sospensione dei benefici contributivi dell’Ispettorato del Lavoro.
Il decreto stabilisce, poi, che qualora le risorse dovessero risultare insufficienti rispetto alle domande beneficiare, l’incentivo sarà riproporzionato per consentirne il più ampio accesso.