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TRASPARENZA
L’Unione Europea detta le nuove misure in materia di trasparenza retributiva contro le discriminazioni di genere nell’ambito dei rapporti di lavoro dipendente per il contrasto al divario retributivo tra i generi.
Il c.d. gender gap retributivo è, dunque, un elemento cui i datori di lavoro dovranno porre particolare attenzione nel fornire informazioni chiare ed esaustive rispetto ai livelli retributivi previsti dal CCNL applicato e al contratto di lavoro.
Le nuove misure prevedono altresì la necessità di eliminare ogni tipo di clausola contrattuale che impedisca alla risorsa di divulgare informazioni circa la propria retribuzione, di chiedere informazioni sulla propria o quella di altre risorse presenti in azienda.
I Paesi dell’Unione Europea dovranno prevedere, nei confronti dei datori di lavoro inottemperanti, un apparato sanzionatorio efficace, proporzionato e dissuasivo ferma restando la possibilità, per la risorsa danneggiata, di poter richiedere il risarcimento danni.
Di particolare interesse, poi, quanto definitivo ai fini della prova che non sarà in capo alla risorsa ma del datore di lavoro che dovrà dimostrare, in caso di contenzioso, che non vi sia state forme di discriminazione.