L’emergenza da Coronavirus sta modificando, in modo sostanziale, il comportamento delle aziende obbligate a riorganizzare la gestione del personale e il loro spostamento presso gli stabilimenti.
Come già trattato in precedenza, il datore di lavoro DEVE prioritariamente intervenire – unitamente al medico competente ed RSPP – con l’aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi individuando, tra i vari obblighi e tra tutti il lavoratori in forza, coloro particolarmente esposti a rischio di contagio a causa delle mansioni svolte (es. diretto contatto con il pubblico) o delle particolari patologie sofferte.
Dovrà, quindi, analizzare ed eventualmente posticipare gli spostamenti non indispensabili, dotare i lavoratori delle soluzioni idroalcoliche per la pulizia delle mani e adottare protocolli specifici per evitare ogni potenziale contagio:
- distanza minima, tra un lavoratore e l’altro (non inferiore al metro), divieto di assembramento, limitazione degli spostamenti tra i vari stabilimenti e/o sedi aziendali.
Dovrà, quindi, provvedere ad aggiornare i modelli organizzativi ex D.Lgs. n. 231 dell’8 giugno 2001 considerando che i reati di lesione gravi o gravissime e omicidio colposo sono, nell’ambito dell’emergenza COVID-19, tra le possibili e concrete conseguenze per la mancata adozione della normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.