L’art. 12, commi 9 e 10, del c.d. decreto Ristori (d.l. n. 137 dello scorso 27 ottobre) prevede la proroga dello STOP ai licenziamenti al 31 gennaio 2021.
Fino a tale data, a prescindere dal numero dei dipendenti presenti in azienda, non saranno consentite le cessazioni dei rapporti di lavoro di natura economica (Giustificato Motivo Oggettivo), sia individuali che collettivi; restano, invece, confermati i recessi conseguenti alla liquidazione/cessazione dell’attività aziendale e al fallimento senza esercizio provvisorio dell’attività stessa.
Consentite le cessazioni dei rapporti di lavoro derivanti da accordi collettivi aziendali che prevedano l’adesione volontaria dei lavoratori per una risoluzione incentivata mediante accesso alla NASPI. Si tratta di accordi collettivi ratificati con le Organizzazioni Sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.
Ma il divieto dei licenziamenti potrebbe non fermarsi qui per stessa ammissione del Governo che, come ci ha abituati nelle consuete conferenze televisive, prevederebbe, con la prossima legge di Bilancio, l’estensione del divieto fino al 31 marzo 2021 !