Con la Risoluzione del 21 gennaio 2021 l’Unione Europea raccomanda il riconoscimento del diritto fondamentale alla disconnessione per tutti i lavoratori che hanno dovuto far ricorso al lavoro agile a causa dell’emergenza COVID-19 al fine di garantire la tutela della salute.
Secondo alcune ricerche, il lavoratore agile ha il doppio delle probabilità, rispetto a chi svolge la propria attività in un ufficio, di lavorare ben oltre le 48 ore settimanali massime previste dalla e di riposare meno delle 11 ore previste fra un giorno lavorativo e l’altro come espressamente previsto dalla vigente normativa determinando la concreta possibilità di essere sottoposto a forte stress.
Quasi il 30% di questi lavoratori ha la probabilità di lavorare anche nel tempo libero, compresi i giorni normalmente destinati al riposo, con un impatto particolarmente negativo sulla salute e sicurezza sul lavoro oltre che nella vita privata.
Stabilito che il diritto dei lavoratori alla disconnessione è fondamentale per preservare la salute e benessere del lavoratore, il Parlamento Europeo raccomanda ai datori di lavoro di evitare di imporre ai lavoratori di essere raggiungibili fuori orario di lavoro e, nel contempo, raccomanda i lavoratori ad astenersi dal contattare colleghi a scopi lavorativi al di fuori delle normali fasce orarie di lavoro.