LAVORO IN FAMIGLIA
L’INPS aggiorna la documentazione da presentare in fase di prima iscrizione delle aziende introducendo una dichiarazione per verificare l’eventuale sussistenza di subordinazione con familiari conviventi e fornisce indicazioni con il messaggio n. 2589 dello scorso 14 luglio.
Frequentemente, le prestazioni nell’ambito familiare sono rese a titolo gratuito in quanto scaturenti da un’obbligazione morale, basate su rapporti di natura affettiva e non prevedono l’erogazione di compenso: in tali casi, non sussistendo i vincoli che possano ricondurre a una subordinazione genuina (es. onerosità della prestazione, presenza constante sul luogo di lavoro, osservanza di un orario di lavoro, vincolo gerarchico) il rapporto di lavoro viene inteso dall’Istituto a titolo gratuito.
La nuova denuncia di iscrizione azienda prevede, quindi, una dichiarazione di parentela attraverso la quale il datore di lavoro deve dichiarare se, tra gli assunti, siano presenti soggetti a lui legati da rapporto di coniugio, di parentela entro il terzo grado o affini entro il secondo conviventi.