La Corte di Appello di Torino, nel confermare la sentenza di primo grado del Tribunale di Ivrea emessa nel 2017, ha sancito il principio secondo il quale l’INAIL è tenuto a risarcire il lavoratore colpito da neurinoma del nervo acustico per uso prolungato del cellulare.
Il caso riguarda un lavoratore Telecom che per circa 15 anni ha fatto uso, per motivi di lavoro, di cellulare (fino a 4/5 ore al giorno) messo a sua disposizione dall’azienda datrice di lavoro.
A seguito di intervento chirurgico, al lavoratore viene rimosso il neurinoma e il nervo acustico con conseguente perdita dell’udito da un orecchio determinando un danno biologico pari al 23% per il quale l’INAIL dovrà riconoscere un vitalizio di malattia professionale.