In attesa che il “Decreto Aprile” preveda forme di aiuti mediante misure specifiche per il settore, viene dalle parti sociali firmatarie della contrattazione nazionale di settore un aiuto immediato per fronteggiare la crisi sanitaria ed economica per il lavoro domestico che interessa una platea di circa 860 mila lavoratori regolari ma privi di tutele per l’emergenza COVID-19.
La copertura delle prestazioni a sostegno della categoria colf e badanti è assicurata mediante lo stanziamento di 6 milioni di euro che provengono dalla cassa di assistenza sanitaria integrativa di settore e andrà a coprire il periodo 1° gennaio 2020 – 30 giugno 2020.
Oltre alla convenzione Unisalute, la Cassa Colf erogherà:
- un’indennità pari a 40 euro per un massimo di 14 giorni a coloro che hanno figli minorenni conviventi;
- un’indennità pari a 40 euro per un massimo di 14 giorni a chi è assoggettato a regime di isolamento domiciliare a seguito di positività al virus nonché il rimborso, per un importo massimo di euro 200, delle spese sostenute per l’acquisto di materiale sanitario specifico;
- un’indennità di 40,00 euro per ogni notte di ricovero per un periodo non superiore a 50 giorni l’anno in caso di ricovero presso strutture pubbliche individuate per il trattamento del virus dal Ministero della Salute;
- rimborso di euro 100 per le spese sostenute per visite domiciliari o extra domiciliari;
- importo a titolo di una tantum pari a euro 200 a lavoratori/lavoratrici con prole convivente per le spese sostenute riconducibili alla genitorialità, istruzione ai bisogni primari dei figli fino al compimento dei 18 anni di età;
- sostegno psicologico con riconoscimento di un importo pari a euro 400.
Ogni dettaglio verrà pubblicato, tradotte in diverse lingue nel rispetto della multiculturalità del comparto, prossimamente sul sito web della cassa sanitaria.