Anche i professionisti dovranno, nella c.d. “Fase 2”, riorganizzare la propria attività nel rispetto dei Protocolli condivisi tra Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero del Lavoro, Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero della Salute e parti sociali (datati 14 marzo e 24 aprile 2020) che regolamentano le misure per il contrasto e il contenimento della diffusione COVID-19.
Confprofessioni ha dettato le linee guida per l’applicazione delle predette misure da parte degli studi professionali delle aree economica, tecnica e giuridica che si basano su 12 punti fondamentali:
- Informazione. Il datore di lavoro deve informare il personale sulle disposizioni delle Autorità.
- Modalità di ingresso in Studio: il datore di lavoro potrà procedere, al momento dell’ingresso, alla rilevazione della temperatura corporea del personale dipendente/collaboratori nel rispetto della privacy. Preferibilmente, prima di attivare dette procedure, potrà essere inviata una mail informativa a tutti gli interessati.
- Modalità di ingresso di clienti, fornitori e visitatori esterni. Previo appuntamento e deve sempre avvenire mediante uso di mascherine chirurgiche e guanti monouso.
- Pulizia e santificazione dello Studio. Deve essere assicurata la pulizia giornaliera degli ambienti lavorativi. La sanificazione diventa obbligatoria nel caso in cui si riscontri la presenza di soggetto con COVID-19. Sanificazione giornaliera delle singole postazioni di lavoro (es. mouse, tastiera, calcolatrice, telefono, ecc.), deve essere effettuata direttamente dal personale dello Studio.
- Precauzioni igieniche personali. Lo Studio deve mettere a disposizione dei lavoratori/collaboratori idonei mezzi detergenti a base di alcool per le mani e guanti monouso.
- Dispositivi di protezione individuali. Mascherine chirurgiche, necessarie allorquando non possono essere rispettate le misure di distanziamento.
- Gestione spazi comuni. Accesso ai locali/spazi comuni deve essere contingentato, ventilazione continua dei locali, mantenimento distanza minima di un metro oltre a pulizia quotidiana, messa a disposizione di detergenti a basi di alcool, sanificazione.
- Organizzazione del lavoro. Favorire il lavoro a distanza, ove possibile. Garantire il distanziamento sociale anche rimodulando gli ambienti di lavoro.
- Gestione entrata e uscita dei dipendenti. Favorire orari di ingresso/uscita al fine di evitare contatti in luoghi comuni.
- Spostamenti interni, riunioni, eventi interni e formazione. Gli spostamenti interni devono essere limitati, evitando riunioni in presenza. Eventuale attività di formazione in modalità “in aula” devono ritenersi sospese/annullate prevedendo, ove possibile, quella a distanza.
- Gestione di persona sintomatica in Studio. Il soggetto che presenti sintomi di febbre/infezione respiratoria deve immediatamente avvisare il datore di lavoro e porsi in isolamento domiciliare. Il datore di lavoro coopererà con le Autorità sanitarie per la definizione degli eventuali “contatti stretti”.
- Sorveglianza sanitaria, medico competente/RLS. Anche per gli Studi Professionali, la figura del medico competente è fondamentale e dovrà cooperare con il datore di lavoro, RLS/RSPP per mettere in atto ogni attività di prevenzione, contrasto e contenimento alla diffusione del COVID-19.