Il Decreto-Legge n. 34 del 19 maggio 2020 (c.d. “Rilancio”) prevede la possibilità di aumentare il numero delle nove settimane di CIG per COVID-19, previste dal D.L. 18/2020 (c.d. “Cura Italia”) nel periodo intercorrente dal 23 febbraio al 31 agosto 2020, di ulteriori cinque settimane solo se le aziende che ne facciano richiesta abbiano interamente fruito delle prime nove concesse, penalizzando, quindi, le aziende che, per motivi diversi, non siano riuscite (o non abbiano voluto pur di garantire continuità all’attività della propria azienda) a mettere in Cassa Integrazione il personale dipendente (l’INPS emanerà un circolare per chiarire, tra i vari aspetti, le modalità di presentazione della domanda anche per le aziende plurilocalizzate che abbiano unità produttive in almeno 5 regioni).
Per il settore della ristorazione (vedasi circolare INPS n. 49 del 30 marzo 2020) e l’applicazione delle disposizioni CIG per COVID-19 bisogna far riferimento al settore del turismo.
Le aziende localizzate in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto (zone c.d. “gialle”) – ad eccezione del settore turistico, fiere e congressi, parchi divertimento, spettacolo dal vivo e sale cinematografiche – potranno inoltrare richiesta di 4 settimane di CIG per COVID-19 fino a esaurimento risorse; anche per le aziende ubicate in tali regioni, esaurite le prime nove settimane previste, potranno accedere alla richiesta delle ulteriori cinque settimane e alle quattro previste tra il 1° settembre e il 31 ottobre 2020.