Per coloro che svolgono attività nell’ambito della ristorazione, turismo, centri sportivi e commerciali, musei, autonoleggi, attività ricreative e culturali, cinema e spettacoli dal vivo, parchi tematici, sagre e fiere, terme e centri benessere, sale giochi, discoteche, il Garante per la protezione dei dati ha rielaborato la indicazioni da seguire per il trattamento dei dati dei clienti e turisti i cui riferimenti base sono quelli disciplinati dal Protocollo aggiornato al 24 aprile 2020.
Tramite un’infografica (che potrà essere affissa nei locali così com’è), il Garante chiarisce che non potrà accedere alla struttura coloro che non vogliono farsi misurare le temperatura: la misurazione non può essere imposta ma, la mancata rilevazione, NON consentirà l’accesso.
In sostanza, il diritto alla privacy non può essere di impedimento al contrasto della pandemia o strumentalizzata da coloro che vogliono mettere in pratica condotte illecite.
Il Garante conferma che il cliente, al momento dell’accesso, può rifiutare la rilevazione della temperatura ma, conseguentemente, deve rinunciare ad accedere ai luoghi di interesse dove si svolgono attività commerciali, turistiche e ricreative.