VACCINAZIONI IN AZIENDA E GARANTE PRIVACY.
Il Garante per la privacy, tramite un documento di indirizzo sulle vaccinazioni nei luoghi di lavoro adottato lo scorso 13 maggio, ha fornito prime indicazioni generali sul trattamento dei dati personali.
Mentre la responsabilità generale e gestione dell’intero processo sono di esclusiva al Servizio Sanitario Regionale, nel rispetto del delicato trattamento e protezione dei dati, la vaccinazione nei luoghi di lavoro prevede, quale figura centrale dell’intero processo, quella del medico competente in materia di sicurezza sul lavoro (vedasi il documento sul ruolo del medico competente).
Il Garante chiarisce che le principali attività di trattamento dati (raccolta delle adesioni, somministrazione, registrazione nei sistemi regionali dell’avvenuta vaccinazione) devono essere effettuate dal medico competente (o da altro personale sanitario appositamente individuato) escludendo qualsiasi ingerenza del datore di lavoro che non potrà conoscere, sebbene acquisito il consenso, l’identità del vaccinato: al datore di lavoro NON è consentito alcuna raccolta di informazioni da parte dei lavoratori, professionisti sanitari o strutture sanitarie, eventuali dati sulle condizioni di salute.
Sempre al medico competente è riservata la predisposizione del calendario delle vaccinazioni che potranno essere effettuate anche nel locali del datore di lavoro sebbene debbano essere messi in campo tutti gli accorgimenti necessari affinché non si eviti, in ogni modo, di conoscere l’identità dei lavoratori vaccinati.
L’assenza al lavoro per effettuare la vaccinazione non configura un’assenza dal lavoro e potrà, nei casi in cui è necessario, essere rilasciata un’attestazione generica di trattamento sanitario.