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CERTIFICATO MEDICO
Con ordinanza n. 172 dello scorso 25 gennaio, la Cassazione ha confermato il licenziamento per giusta causa intimato dall’azienda a un lavoratore cui erano state contestate una serie di mancanze (omessa tempestiva comunicazione dell’assenza per malattia, omesso tempestivo invio del certificato medico, abbandono del posto di lavoro, offesa a collega) tra cui assenze ingiustificate rispetto alle quali produceva certificazione medica falsa.
La Corte di appello di Venezia si era espressa ritenendo che la fattispecie costituiva lesione del legame fiduciario nel rapporto di lavoro: le varie condotte tenute dal lavoratore, erano state giudicate particolarmente gravi tali da pregiudicare irrimediabilmente il rapporto di lavoro.
Gli ermellini, rigettando il ricorso presentato dal lavoratore e, condividendo le considerazioni della Corte di merito, riconoscevano che ogni singola mancanza (tra cui la presentazione di certificati medici per giustificare assenze non autorizzate) determinavano il venir meno dell’elemento fiduciario non consentendo, neppure provvisoriamente, la prosecuzione del rapporto e legittimando il licenziamento disciplinare.