Fondazione Studi Consulenti del Lavoro con l’approfondimento dello scorso 16 novembre riepiloga come devono essere gestite le assenze in caso di positività (o sospetta positività) del lavoratore.
Fermi restando i principi sanciti con il recedente DPCM datato 3 novembre circa l’obbligo di utilizzo delle mascherine e delle altre misure di protezione finalizzate al contenimento del contagio (lavaggio accurato delle mani e distanziamento), il datore di lavoro ha il dovere di informare adeguatamente i lavoratori circa le disposizioni previste dalle Autorità sanitarie, i lavoratori l’obbligo di rispettare le misure indicate dalle stesse e dal datore di lavoro al fine di prevenire ogni possibile forma di contagio.
Ribadito l’importante ruolo che riveste il medico competente che ha il compito di collaborare attivamente con il datore di lavoro, l’RLS e l’RLST.
I casi che potrebbero presentarsi, riassume la Fondazione, sono tre:
LAVORATORE CON FEBBRE O ALTRI SINTOMI.
In presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° o di altri sintomi, il lavoratore ha l’obbligo di restare a casa e allertare il medico di famiglia. Se la temperatura corporea rilevata sul posto di lavoro dovesse risultare pari a detti valori, il lavoratore deve essere allontanato dal luogo di lavoro. Qualora il lavoratore dovesse avvertire sintomi di febbre durante l’attività lavorativa, deve immediatamente avvertire il datore di lavoro o il suo responsabile affinché venga isolato dal resto dei lavoratori, posto in aree aziendali isolate da possibili contatti e areate naturalmente, dove dovrà sostare per il tempo necessario a organizzare il trasferimento al proprio domicilio.
LAVORATORE ENTRATO IN CONTATTO CON PERSONE POSITIVE AL VIRUS.
Il lavoratore ha l’obbligo di avvertire immediatamente il datore di lavoro, evitando di presentarsi sul luogo di lavoro (se già presente, deve essere allontanato), contattare il medico di famiglia per i necessari provvedimenti.
LAVORATORE ENTRATO IN CONTATTO CON CASO SOSPETTO.
Qualora non sia stato possibile accertare la positività, non sono previsti particolari interventi. Il lavoratore potrebbe continuare a svolgere normale attività lavorativa con assoluto riguardo alle misure di protezione e prevenzione per la propria salute e quella dei colleghi.